La guida all’acquisto del gatto di razza diventa un e-Book!

Ecco a voi, fresco di “stampa”, il primo e-Book del blog Allevogatti, dal titolo “Guida all’acquisto del gatto di razza“. Contiene tutte le puntate della nostra guida per un’acquisto consapevole del vostro gatto di razza.

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Guida all’acquisto del gatto di razza

Guida all’acquisto del gatto di razza #6 – I primi giorni insieme

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Siamo arrivati all’ultimo articolo della nostra guida all’acquisto del gatto di razza. E’ stato un viaggio che vi ha fatto scoprire alcuni dettagli importanti dell’universo degli allevamenti felini, avete conosciuto il vostro allevatore di fiducia da cui avete preso il nuovo compagno di vita che adesso è ancora nel trasportino, pronto a esplorare e scoprire la nuova casa. Vediamo insieme alcuni consigli per minimizzare lo stress del cambio casa e per rendere i primi giorni insieme felici e interessanti per entrambi!

Vietato generalizzare

Mai come in questo caso è un errore generalizzare troppo: quello che vale per una razza può non valere per un’altra e soprattutto ogni cucciolo è un universo a sé stante e il supporto dell’allevatore del vostro micio è fondamentale in tutto il percorso di inserimento nel vostro nucleo familiare. Chiedete quindi con precisione all’allevatore quali sono i passi principali da rispettare per un corretto inserimento, seguiteli alla lettera e, in caso di dubbi, chiamatelo!

Alcune indicazioni generali per un corretto inserimento

Al bando le generalizzazioni, posso però darvi qualche indicazione generale, di comportamenti usuali e normali per un cucciolo che cambia casa.

  • in macchina, nel tragitto verso casa vostra, piange e gratta perché vuole uscire. E’ un comportamento normale, il cucciolo è piccolo, non avrà fatto moltissimi viaggi in auto e se  il viaggio verso casa vostra è lungo, può essere straziante sentirlo piangere e lamentarsi. Come consiglio spassionato e assolutamente generico vi dico di non cedere alla tentazione di liberarlo e di fargli fare il viaggio in braccio a voi, perché rischiate di non abituarlo mai alla macchina e di avere un gatto che dovete sempre, in ogni circostanza, far viaggiare in braccio a qualcuno.
  • appena arrivati in casa e aprite il trasportino, non esce o, se esce, corre a nascondersi da qualche parte (che di solito è sotto il divano o in un angolo riparato). Anche questo comportamento è normale. I gatti vivono di odori, il loro è un mondo quasi completamente olfattivo. Si accorgono subito che casa vostra non è la casa dove sono stati fino a qualche ora prima e hanno bisogno di un po’ di tempo per “ricostruire” la loro mappa olfattiva e sentirsi a proprio agio.
  • non va subito a mangiare nè usa la cassetta nelle prime ore. Anche questo fa parte del rituale di adattamento alla nuova casa, state certi che un gatto ben educato e ben socializzato sa perfettamente dove nutrirsi e dove sporcare, ma può capitare i primi giorni che non utilizzi la lettiera o la utilizzi “male” (per esempio sporcando in giro). Lasciategli il tempo di abituarsi, nel giro di pochi giorni sarà tutto a posto.
  • la prima notte piange disperato. E’ un gatto, ma è anche un gatto abituato a stare con la mamma e i fratellini, per cui si può sentire un po’ solo i primi giorni! Tenetelo con voi, fategli molte coccole, distraetelo con il gioco, rispettate i suoi ritmi di sonno/attività e fategli sentire il calore umano. Non servirà molto tempo per fargli capire che si può fidare di voi e che potete essere la sua nuova famiglia!

L’inserimento con altri gatti, cani o altri animali

Se il cucciolo che entra nella vostra casa è l’unico animale presente, sarà molto più semplice inserirlo nel modo corretto. Diverso è invece se avete già altri animali in casa, che siano altri gatti, cani, furetti, conigli, uccellini ecc. Anche in questo caso il supporto dell’allevatore è fondamentale, perchè sicuramente nella sua attività di allevamento gli sarà capitato di gestire inserimenti di vario tipo e saprà indicarvi al meglio cosa fare e come gestire la situazione. Vale sempre il principio del buon senso, e della capacità empatica di ognuno di noi nel cogliere le esigenze del cucciolo e degli altri animali di casa vostra.

Qualche consiglio:

  • Non pretendete che il cucciolo diventi amico degli altri animali di casa nel giro di pochi minuti. Il processo di inserimento può essere più o meno lungo, a seconda dei soggetti e della loro indole.
  • Gli errori si pagano. Se avete 6 cani e il vostro cucciolo di gatto non ha mai visto un cane in vita sua, l’errore più grande che potete fare è aprire il trasportino davanti ai cani. Non è che perché sono animali entrambi allora si devono piacere a tutti i costi. E vi posso garantire che il gatto, anche se piccolo, si sa difendere molto bene!
  • Lasciate sempre, nei primi giorni, alcune ore riservate al cucciolo in cui vi occupate esclusivamente di lui (o lei!) in uno spazio separato della casa. Il micio ha bisogno di “decomprimere” lo stress che accumula nel cambio casa, anche se non lo da a vedere, e di rilassarsi con coccole, giochi solitari e una bella e sana dormita. Approfittate di questi momenti per rinforzare il legame con il vostro nuovo micio!

La prima visita dal vostro veterinario

Quando l’inserimento sarà finito e con il supporto dell’allevatore, potrete portare il vostro cucciolo a fare la conoscenza del veterinario. Portate con voi tutta la documentazione, fate tutte le domande che vi passano per la mente e iniziate a pianificare i primi appuntamenti, che sono generalmente:

  • La terapia antiparassitaria stagionale (pulci, zecche e filariosi).
  • La sterilizzazione.
  • Il richiamo vaccinale a un anno di distanza dalla prima vaccinazione.

Buona vita!

Ed è tutto. La nostra guida è finita, voi siete felici proprietari di un bellissimo e sanissimo cucciolo di razza, avete un allevatore serio che vi supporterà durante tutta la crescita e la vita del vostro micio e un veterinario fidato al quale appoggiarvi per qualunque problema dovesse mai arrivare.

Godetevi il vostro nuovo amico a 4 zampe e ricordatevi sempre che un gatto è bello, ma due è meglio!

 

 

 

Guida all’acquisto del gatto di razza #5 – Il giorno della consegna

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E’ arrivato finalmente il momento tanto atteso. Dopo aver scelto la razza, gli allevamenti, aver visitato 3 o 4 di loro e aver prenotato il vostro cucciolo, dopo aver predisposto tutto per il suo arrivo, è il momento di andare a prenderlo!

Prima di uscire di casa

Prima di precipitarvi a casa dell’allevatore, ricordatevi questi punti, che sembrano banali ma vi assicuro che capita di dimenticarsi!

  • Portate il trasportino! Ricordatevi di mettere sul fondo del trasportino un asciugamano oppure una traversa assorbente, per il viaggio. Spesso gli allevatori danno una copertina o qualcosa che abbia l'”odore” della vecchia casa per rendere più confortevole il viaggio al piccolo e non preoccupatevi: se vi dimenticate qualcosa, sicuramente l’allevatore è ben fornito!
  • Avete già regolato il pagamento? Qui le soluzioni sono molteplici: ci sono allevatori che chiedono la caparra confirmatoria, allevatori che preferiscono il bonifico, l’assegno o i contanti. Avrete già accordi in questo senso, e non dimenticatevi di portare con voi quello che vi serve per chiudere il pagamento.

Si torna dall’allevatore!

Eccoci arrivati a casa dell’allevatore per l’ultima volta (a meno che non torniate tra qualche tempo per prendere il secondo micio!). Ormai vi conoscete, quindi salutate tutti i gatti e vedrete il vostro cucciolo pronto per partire. Sarà cresciuto, dall’ultima volta che lo avete visto, sia di struttura che di peso. Questo è davvero l’ultimo momento utile per chiedersi se siete davvero convinti al 100% della vostra scelta. E dovete farvi questa domanda, perché è molto meglio essere indecisi e lasciare il cucciolo a casa sua piuttosto che prenderlo, pentirsi e magari riportarlo indietro tra qualche giorno. Ricordate sempre che il cambio casa è una fonte di stress per il micio e che lo stress è precursore di patologie, sia fisiche che comportamentali.

Le formalità burocratiche

Come abbiamo detto diverse volte, ogni allevatore fa a modo suo, e non c’è un modo “giusto” o “sbagliato” per gestire la consegna del cucciolo. Ci possono essere però alcune formalità burocratiche che vanno espletate. Magari arrivati a questo punto avete già fatto tutto, ma io per esempio preferisco chiudere la parte “cartacea” il giorno della consegna. In ogni caso dovrete:

  • Se previsto, firmare il contratto di cessione in duplice copia, una rimane a voi e una all’allevatore.
  • Regolare il pagamento, secondo gli accordi che avete preso.
  • Firmare il passaggio di proprietà (se lo fa l’allevatore) o avere indicazioni precise di come gestire questa pratica (se sarete voi a farla).
  • Ricevere il pedigree del cucciolo oppure, se ancora non disponibile per tempi dell’associazione, indicazioni che attestino la richiesta fatta dall’allevatore (copia della denuncia di nascita, numero di richiesta di registrazione) e indicazioni orientative sui tempi di rilascio.

I documenti del cucciolo

A questo punto l’allevatore dovrà consegnarvi tutti i documenti del cucciolo, che sono:

  • il libretto sanitario, con indicato nome del cucciolo, data di nascita, sesso e colore, eventualmente il microchip se l’allevatore li applica. Il passaporto non è obbligatorio se il cucciolo nato in Italia è ceduto in Italia. Sul libretto devono essere indicate come minimo le due vaccinazioni (trivalente e richiamo) eseguite a distanza congrua una dall’altra, in particolare la prima vaccinazione intorno ai 60 giorni di vita e il richiamo dai 21 ai 30 giorni successivi al primo inoculo. E’ possibile che l’allevatore inserisca anche altri dati, come per esempio la tabella del peso, trattamenti antiparassitari se eseguiti e indicazioni di terapie eventualmente somministrate. Chiedete all’allevatore qualunque dettaglio vi venga in mente, è adesso il momento per chiarire gli ultimi dubbi!
  • se è parte degli accordi, i test genetici o ecografici dei genitori o del cucciolo. Non è detto che l’allevatore vi ceda una copia dei test, perchè sono comunque documenti di sua proprietà che non è obbligatorio che escano dall’allevamento. Alcuni allevatori ne danno copia alle nuove famiglie e, se il vostro allevatore lo fa (ma già lo sapete!) nei documenti del cucciolo ci saranno anche tutte le certificazioni sanitarie eseguite sui genitori o sul cucciolo stesso. Non vi preoccupate se non capite quello che c’è scritto sui documenti, la persona giusta alla quale far vedere i referti è il vostro veterinario!
  • il certificato di buona salute. Molti allevatori fanno fare un controllo finale del cucciolo da parte del loro veterinario, che ne certificherà la buona salute (la formula è generalmente “il cucciolo XXX è stato visitato in data XXX ed è stato riscontrato, alla visita oggettiva, privo di malattie in corso e di parassitosi evidente”). Il certificato di buona salute non è ovviamente una garanzia di salute in senso stretto, perché il cucciolo può avere in corso qualunque cosa che da una visita veterinaria non sia rilevabile. E’ comunque un’attenzione in più, segno che l’allevatore ci tiene che i suoi cuccioli escano sani dall’allevamento. Il certificato può essere un foglio allegato alla documentazione oppure può essere indicata l’esecuzione della visita direttamente sul libretto.

Il controllo del cucciolo

Così come avete controllato lo stato generale di salute del cucciolo quando siete andati per la prima volta a trovarlo, dovrete fare adesso. Cosa controllare? Rivediamolo insieme.

  • il cucciolo deve essere pulito, il pelo in ordine, senza nodi.
  • non deve emettere cattivo odore, nè deve avere la zona perianale sporca (che è segno di diarrea).
  • gli occhi devono essere aperti, lucenti e attenti, senza scolo.
  • niente scolo anche da nasino, nè sibili respiratori.
  • deve essere attivo, curioso e attento.

Andiamo a casa!

Avete preso tutti i documenti, il cucciolo è nel trasportino (e già vuole uscire!), le ultime raccomandazioni da parte dell’allevatore e si torna a casa. Complimenti, siete diventati proprietari di un gatto di razza! Magari è il vostro primo gatto in generale, magari è l’ennesimo di una lunga serie, magari è un sogno che avevate da molto tempo o è un amore improvviso nato da una foto, ma non importa. Ora è vostro, e se avete seguito i nostri consigli, con tutta probabilità avete anche trovato un allevatore serio, che ci tiene veramente ai suoi gatti e che farà tutto il possibile perché i primi giorni in casa vostra non siano fonte di stress ma di gioia e scoperta reciproca e che soprattutto sarà sempre al vostro fianco per la gestione dei problemi piccoli o grandi che potranno capitare nella vostra vita con il micio.

La prossima e ultima puntata della nostra guida sarà dedicata ai primi giorni insieme, alla prossima settimana!

 

Guida all’acquisto del gatto di razza #4 – Preparatevi all’arrivo del cucciolo!

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Nelle puntate precedenti siete partiti dal desiderio di avere un gatto di razza, avete creato una lista di allevamenti che vi piacevano, li avete visitati e, in uno di questi, è scattato l’amore per un cucciolo, che avete prenotato. Ora è il momento di preparare la casa e voi stessi all’arrivo di un nuovo membro della famiglia!

Quello che vi serve in casa per accogliere il nuovo micio

Sicuramente l’allevatore vi avrà detto cosa serve al micio per ambientarsi nella vostra casa (e vi avrà anche fatto molte domande su dove vivete!) dandovi una lista delle cose che dovrete avere già pronte. Rivediamola insieme!

  • Una ciotola per l’acqua e una ciotola per la pappa. Suggerisco di prendere ciotole in ceramica o di acciaio, perché a volte la plastica può provocare reazioni allergiche in alcuni mici predisposti. A seconda della taglia del gatto che prendete, è possibile che dobbiate procurarvi ciotole più grandi delle tradizionali (un Maine Coon ha bisogno di una ciotola un po’ più grande di un Burmilla!)
  • Una lettiera per la sabbia. Aperta o chiusa, cioè con il coperchio o meno, è a gusto personale. Io preferisco le lettiere chiuse perché sono più pratiche e impediscono al micio di divertirsi a spargere tutta la sabbia per terra (ma i miei sono scavatori!). La cosa migliore è chiedere all’allevatore quale lettiere utilizza e prendere lo stesso modello.
  • La sabbia. Anche in questo caso è meglio chiedere all’allevatore a quale sabbia il cucciolo è abituato: ci sono vari tipi di sabbia, da quella al silicio, a quella agglomerante classica, quella profumata e quella “grezza”, la cosa giusta da fare è proporre al cucciolo la stessa sabbia che usa a casa dell’allevatore.
  • La pappa. Qui il capito è ampio e complesso, ma diciamo in generale che il cucciolo deve subire il meno possibile il cambio casa, per cui è necessario prendere la stessa pappa che da l’allevatore, sia secco che umido, e continuare con quella, con le stesse proporzioni. Molto spesso gli allevatori danno uno “starter kit” alle nuove famiglie, che comprende anche la pappa necessaria per qualche giorno in modo che possiate poi procurarvela senza fretta.
  • Il tiragraffi. Sicuramente in casa dell’allevatore avrete visto diversi tiragraffi di ogni foggia e colore, e ve ne servirà almeno uno. Potrete iniziare prendendone uno medio e poi, quando il cucciolo sarà più grande (e l’avrà distrutto!) optare per un modello più alto. Ce ne sono di ogni tipologia e di ogni fascia di prezzo, sceglietene uno non troppo pretenzioso all’inizio, perché – se non avete altri gatti e non conoscete bene i modelli che ci sono in giro – rischiate di spendere molto per un prodotto di bassa qualità.
  • La toelettatura. Dovrete prendere almeno il set base degli strumenti necessari: un tagliaunghie (e sarà meglio che impariate a tagliare le unghie al vostro micio, se non lo sapete fare chiedete all’allevatore o al veterinario!), un pettine a denti stretti – chiamato anche antipulci, un cardatore piccolo o grande a seconda della taglia e del tipo di pelo, uno shampoo neutro. Ricordatevi di chiedere bene all’allevatore che tipo di cura quotidiana o settimanale serve al vostro micio, in modo da arrivare preparati!
  • Giochini. Vi serviranno un po’ di giochi adatti al cucciolo: palline, topini di stoffa, piumette, ma anche i tunnel piuttosto che i giochi intelligenti per gatti. C’è una vastissima scelta in commercio, chiedete anche in questo caso all’allevatore se il cucciolo ha delle preferenze (io ho avuto un cucciolo che amava da morire le palline rosse. Solo rosse!) e adeguatevi ai suoi gusti!
  • Cucce e cuccette. Anche qui il consiglio del vostro allevatore è fondamentale. I miei gatti per esempio non amano molto le cucce ma preferiscono dormire sul divano o sul letto, ma se invece il vostro cucciolo preferisce le cuccette, prendetene una per cominciare (e iniziate a pensare dove metterla!).
  • Il trasportino. E’ indispensabile (e ricordatevi di portarlo con voi quando andate a prendere il cucciolo!). Consiglio un modello rigido, con apertura sul lato corto, non lanciatevi in modelli futuristici ma state sul semplice! In plastica, lavabile, andrà benissimo, e ricordatevi che se lo prendete “modello cucciolo”, poi dovrete cambiarlo quando il micio sarà più grande!

Dove comprare tutto?

Personalmente consiglio di acquistare i prodotti online. Il risparmio, rispetto al negozio fisico, è innegabile, così come la comodità di avere tutto a casa in pochi giorni. Mi servo regolarmente dal sito Zooplus.it (e, da qualche tempo, da Zooplus.de, l’analogo tedesco), che ha un assortimento completo di tutto quello che serve (pappa compresa) e ottimi prezzi.

NB: no, non siamo affiliati a Zooplus in alcun modo. E’ che, dopo anni di esperienza, possiamo consigliare dove spendere bene i propri soldi! Anzi, se avete qualche altro negozio online conveniente e assortito, segnalatecelo nei commenti! 

La scelta del veterinario

A meno che non abbiate già un veterinario di fiducia, ne avrete bisogno per il vostro cucciolo. Il veterinario, quello bravo, non è solo lì per fare la vaccinazione annuale e per darvi l’antiparassitario, ma è un braccio destro fondamentale nella vostra avventura con il nuovo amico a quattro zampe. E’ quindi essenziale scegliere il migliore!

Se avete la fortuna di abitare vicino all’allevatore, un’ottima scelta sarà quella di rivolgervi allo stesso veterinario. Sarà sicuramente preparato sulla razza e sui cuccioli, perché li ha seguiti e conosce l’allevatore, e saprà darvi sempre ottimi consigli. Personalmente, indirizzo dalla mia veterinaria tutti i proprietari dei miei cuccioli che abitano abbastanza vicino, in questo modo loro sono tranquilli perché sono seguiti da un’ottima specialista, io altrettanto perché so che sono in eccellenti mani.

Se invece abitate lontano, potrete sempre chiedere all’allevatore se conosce qualche veterinario nella vostra zona. Gli allevatori hanno reti di contatti sparse per tutta Italia, magari vicino a casa vostra c’è un’allevatore amico che può darvi utili indicazioni.

Si spera ovviamente che non servirà mai, ma è utile avere indicazioni su una clinica veterinaria aperta 24H che faccia servizio di pronto soccorso. Non serve solo per le emergenze, ma in clinica spesso posso essere eseguiti esami specialistici o a screening particolari che vi potranno servire.

E voi, siete pronti?

I primi giorni con il nuovo cucciolo saranno bellissimi ma impegnativi, perché dovrete fargli scoprire la casa e dovrete conoscervi a vicenda. Vi consiglio di ritirare il cucciolo prima di un fine settimana o comunque quando sapete che avrete a disposizione un paio di giorni tutti per voi, per meglio dedicarvi all’inserimento. Molto spesso io consegno i cuccioli il venerdì sera o il sabato mattina proprio per questo motivo! Mettetevi d’accordo con l’allevatore per il giorno che vada bene a tutti e due e iniziate il conto alla rovescia!

La prossima settimana andremo a prendere il vostro cucciolo!

Guida all’acquisto del gatto di razza #3 – In allevamento per la prima volta

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Nelle due puntate precedenti della nostra guida abbiamo visto come scegliere la razza del gatto adatta a voi e come selezionare e contattare gli allevatori. In questa puntata vi guiderò nel momento più importante del nostro viaggio, cioè la visita in allevamento.

A casa dell’allevatore

Manco a dirlo, siate puntuali e, se ritardate, avvisate. Non state andando in un negozio né in una fabbrica, state andando a casa di una persona come voi, che non conoscete e la prima regola è ovviamente quella di mostrare cordialità e di essere precisi il più possibile. Eh si, perché l’allevatore tipo, cioè il 99% degli allevatori felini in Italia, è una persona, una coppia, una famiglia, che a un certo punto della sua vita ha deciso di intraprendere la strada dell’allevamento, ma non lo fa di mestiere, ma per passione. E’ quindi a casa sua che state andando, non in un’azienda. Ricordatelo sempre!

Cosa è giusto aspettarsi

Entrando in casa di un’allevatore di gatti, ci sono alcuni particolari che saltano subito all’occhio, e sono normali, per cui se li notate non vi preoccupate! Alcuni esempi:

  • un buon numero di gatti, ovviamente. Un allevatore medio ha diversi gatti adulti, alcuni gatti sterilizzati, cuccioli grandicelli (che sta tenendo per valutarne la crescita) e cuccioli piccolini. Capita spesso e volentieri che un allevatore ha le cosiddette “mascotte”, cioè gatti non di razza. E cani. Molti allevatori hanno anche i cani!
  • peli un po’ ovunque, perché è vero che si pulisce tanto, ma è praticamente impossibile liberarsi di tutti i peli possibili e immaginabili che i nostri amici felini lasciano in giro (chiaramente questo vale meno per gli allevatori di gatti nudi!). Diffidate un po’ da chi ha la casa perfettamente intonsa, perchè potrebbe tenere i gatti altrove e portarli negli ambienti casalinghi solo all’occorrenza. Ricordate sempre che un allevatore di gatti serio è una persona che vive con i suoi gatti ogni momento della giornata, e questo si deve vedere dalla sua casa.
  • oggettistica varia ed eventuale: tiragraffi, palestre per i gatti, giochi per i cuccioli, palline e topini sparsi. Troverete un po’ di tutto, ed è normale che sia così. Se i gatti vivono con l’allevatore, allora hanno anche accesso a tutti i loro giochi e passatempi!

Cosa non va bene

Ci sono anche ovviamente dei particolari ai quali dovete prestare la dovuta attenzione, perché possono essere spie di un problema:

  • odore persistente di diarrea. Capita ovviamente che, se l’allevatore ha qualche gatto con un problema intestinale e voi arrivate proprio in quel momento, ci possa essere odore in casa. Ma state tranquilli che se è questo il caso, cioè è un episodio che è capitato, l’allevatore sarà il primo a scusarsi della situazione e a spiegarvi, con dovizia di particolari, cosa è successo e cosa sta facendo per sistemare la situazione. Fidatevi che un allevatore serio non vuole a nessun costo essere percepito come “non serio” e farà di tutto per tranquillizzarvi e per farvi capire che ha tutto sotto controllo.
  • odore di maschio. Certo, se l’allevatore ha maschi che spruzzano (e i maschi spruzzano, ve l’ho detto?) sarà praticamente impossibile eliminare del tutto l’odore pungente. Ma non deve essere invivibile, dovete avere sempre in mente che l’allevatore, in quella casa, ci vive. Voi ci vivreste?
  • casa sporca. E’ chiaro che, come dicevamo prima, la casa non potrà essere luccicante e perfetta, ma pulita si. Non è tollerabile nessuna alternativa.

Le gabbie

Nessuno lo dice, ma molti lo fanno: allevano in gabbia. E con gabbie non intendo grandi strutture esterne recintate dove i gatti passano il tempo e godono l’aria fresca (quelli si chiamano catrun, e vanno benissimo!), intendo proprio gabbie. Piccole. Tipo quelle che si usano in clinica per ricoverare i gatti. Ecco, se l’allevatore è così stupido da farvi vedere che tiene i gatti in gabbia ringraziatelo, girate i tacchi, andate via più velocemente della luce e denunciatelo, sia in ANFI che in ASL che dai carabinieri. E’ maltrattamento di animali, ed è un reato. Vi prego, fatelo, non inteneritevi, non prendetegli un cucciolo perché vi fa pena, denunciatelo. Questa gente si ferma solo così. E purtroppo ce ne sono!

Cosa guardare nei gatti

A un certo punto, dopo un caffè e qualche convenevolo, è il momento di conoscere meglio i gatti e i cuccioli. Dovete fare attenzione a questi dettagli:

  • i gatti sono in buona salute? Non potete ovviamente saperlo da un’occhiata, ma vi sembrano tenuti bene? Sono in forma, con un bel pelo? Vi sembrano seguiti bene? Può capitare che un micio, soprattutto se ha molto pelo, abbia qualche nodo, ma in linea di massima sono ben messi?
  • hanno in generale un buon carattere, si fanno accarezzare? Io ho gatti che saltano sulle ginocchia di tutti i visitatori, ma altrettanto ho gatti che sono più diffidenti e ci mettono un po’ ad avvicinarsi come ho una micia che non si fa toccare da nessuno. Questo fa parte delle variazioni individuali, e state certi che l’allevatore vi racconterà il singolo carattere di ogni suo gatto!
  • hanno pappa e acqua? Lettiere? Chiedete pure all’allevatore di vedere tutta la casa e di vedere dove hanno le ciotole e le lettiere. Non vi preoccupate, l’allevatore serio non vi guarderà male, anzi! Le ciotole devono essere pulite, con acqua fresca e pappa in abbondanza. Le lettiere devono essere un numero congruo ai gatti presenti in casa (cioè, se c’è una lettiera con 12 gatti c’è qualcosa che non va!) e, se avete qualche dubbio, chiedete, chiedete, chiedete!
  • i cuccioli si fanno prendere? Hanno un bell’aspetto? Dovete guardare gli occhi, che devono essere aperti e luminosi, non ci deve essere scolo dal nasino, il pelo deve essere bello, devono “sapere di buono”, cioè non emettere cattivo odore e devono essere puliti. State certi che se un cucciolo ha uno scolo al naso, l’allevatore ve lo dirà ancor prima che lo notiate voi, perché un buon allevatore mette sul piatto tutto, nel bene e nel male. Può capitare che un cucciolo non sia al 100%, ma sarà sicuramente sotto controllo, in terapia e seguito a vista.

Cosa guardare nell’allevatore

Partendo dal presupposto che chi alleva animali è una persona particolare, che ha un’indole ben precisa, parlando con l’allevatore dovete anche valutare se vi piace come persona. Questo perché, se decidete di prendere un cucciolo dal suo allevamento, dovrete averci a che fare per un lungo periodo di tempo, ed è meglio che ci sia un minimo di intesa. Io sono diventata amica di molti proprietari dei miei cuccioli, perché ci siamo trovati molto bene anche al di là dei gatti: non è ovviamente necessario che succeda, ma capita! Alcuni particolari che vi consiglio di valutare:

  • parla volentieri dei suoi gatti e risponde a tutte le vostre domande?
  • vi da molti particolari anche se non sono richiesti?
  • vi fa domande su di voi, dove abitate e che tipo di vita fate?
  • vi da l’idea di essere veramente appassionato di quello che fa?
  • tratta i suoi gatti con naturalezza e affetto?

Se il tempo a casa dell’allevatore vola, se vi vengono in mente centomila domande che vorreste fare subito e se state parlando ininterrottamente da due ore giocando con i cuccioli, forse avete trovato l’allevatore giusto per voi!

I documenti

Se c’è un cucciolo che vi piace e state pensando di prenotarlo, ci sono alcune cose da sapere prima:

  • chiedete di vedere i test medici. Se siete in questo allevamento già sapete che test fa l’allevatore, è il momento di vederli! Chiedete anche la possibilità di averne una copia, alcuni allevatori la rilasciano (anche qui non c’è una regola, i test appartengono all’allevatore ed è sua decisione quella di farvi avere una copia del documento).
  • alcuni chiedono la caparra confirmatoria, che è una percentuale variabile del costo del cucciolo, da versare all’atto della prenotazione. E’ molto gradito che l’allevatore rilasci una ricevuta, in questo caso.
  • chiedete di vedere il contratto di cessione, se viene applicato, e chiedete la possibilità di valutarlo con calma.
  • chiedete se ci sono clausole particolari legate al cucciolo (potete esporlo? dovete sterilizzarlo subito?)

Prenotato!

Sia che usciate dall’allevamento con il cucciolo prenotato che richiamiate l’allevatore qualche giorno dopo per la conferma, complimenti! State per diventare proprietari di un cucciolo di razza! Ora si tratta solo di aspettare che abbia i canonici 3 mesi di vita per portarlo a casa. Potete chiedere all’allevatore di tornare a trovarlo per vedere come cresce e di avere aggiornamenti in merito. L’allevatore sarà felice di aggiornarvi nella crescita del vostro cucciolo e vi darà anche tutte le indicazioni che servono per arrivare pronti al giorno fatidico.

La prossima settimana vedremo insieme quali sono queste indicazioni, e ci prepareremo insieme al suo arrivo!

Guida all’acquisto del gatto di razza #2 – La lista degli allevamenti

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Nella prima parte della nostra guida all’acquisto del vostro gatto di razza, abbiamo visto quali sono le domande e le riflessioni da fare prima di buttarsi nel web alla ricerca dell’allevamento da cui comprerete il vostro nuovo cucciolo e quanto sia importante avere ben chiaro il più possibile se la razza dei vostri sogni è davvero quello che state cercando.

Adesso che avete scelto la razza che vi piace, dovete iniziare a stendere la lista degli allevamenti. All’inizio sarà una lista piuttosto lunga (a meno che non abbiate scelto una razza che in Italia è poco allevata!) ma pian piano la sfoltirete fino ad arrivare a pochissimi allevamenti, che saranno quelli che poi andrete a visitare di persona.

Cominciamo!

Il web è sempre fonte di informazione. O quasi.

Una ricerca su Google “allevamento razza ragdoll” o “allevamenti persiani milano” restituisce – nella migliore delle ipotesi – un elenco in cui i siti degli allevatori sono in mezzo agli annunci delle varie bacheche sparse in Rete e altri siti aggregatori di link. Provare per credere. E’ molto difficile quindi per un neofita districarsi in modo corretto tra queste informazioni, perché di certo a voi non interessa il famoso “persiano a 300 euro senza pedigree”, giusto?
Tenete anche conto che non sempre (anzi quasi mai!) i siti degli allevatori sono indicizzati secondo le moderne tecniche di posizionamento nè sono realizzati da professionisti. Spesso sono siti casalinghi, fatti a poco prezzo se non gratuitamente e a volte è molto difficile che appaiano nella prima pagina di Google. Se vi fermate a quello che dice il buon motore di Mountain View rischiate di perdere di vista magari un gioiellino di allevamento che ha esattamente il cucciolo che state cercando, e sarebbe un vero peccato!
Per lo stesso motivo, non rimanete affascinati da un sito ben fatto e gradevole, perché non sempre bel sito = buon allevatore!

Che fare allora?
Iniziate pure a compilare una lista degli allevamenti che trovate cercando su Google con le chiavi “allevamento + la razza che vi piace”, e consideratela una lista preliminare. Segnatevi tutti i siti che trovate, ci torneremo dopo!

I club di razza

Non tutti gli allevatori di una certa razza fanno parte di un club di razza, nè esistono club di razza per tutte le razze, ma se invece c’è… non c’è nulla di meglio che visitare il sito del club per segnarsi gli allevamenti soci oppure scrivere alla segreteria del club per farsi dare una lista di allevamenti. Integrate la vostra lista “web” con questa.

La visita virtuale!

Adesso avete tra le mani una lista, si suppone abbastanza lunga, di allevamenti. Dovete visitare tutti i siti web che avete raccolto. Si, tutti. Anche se l’allevamento è a 1000 chilometri da casa vostra. Perché non tutti gli allevatori hanno gli stessi colori, non tutti gli allevatori vedono la razza nello stesso modo e soprattutto non tutti gli allevatori sono buoni allevatori. E’ indispensabile che passiate del tempo a visitare i vari siti e a tenere d’occhio alcuni particolari, che vi possono far decidere di spostare l’allevamento dalla lista dei “potenziali” a quella dei “li chiamo”.

Ma cosa guardare, esattamente?

  • il sito indica chiaramente chi sono gli allevatori (inteso come nome e cognome) e di che associazione fanno parte?
  • sono indicati i contatti (email, telefono)?
  • c’è una pagina dei gatti dell’allevamento?
  • c’è una pagina dei cuccioli? L’allevamento ha cuccioli disponibili? Vi piacciono?
  • il sito, in generale, ci sembra seguito oppure abbandonato a se stesso? Perché è vero che molti allevatori, per i motivi che dicevo prima, non seguono il sito assiduamente, ma è anche vero che se l’ultimo aggiornamento è del 2006 e siamo nel 2014, è probabile che l’allevamento non sia più in attività.
  • il sito ha una pagina informativa sulla razza, sulle malattie? E’ indicato il piano sanitario dell’allevamento? (non è detto che “se non c’è non lo fanno” ma in generale chi lo fa, lo dice. In generale.)

Scarterete alcuni allevamenti da questo giro virtuale e ve ne piaceranno altri. Segnatevi quali di quelli che vi piacciono hanno cuccioli disponibili e dove sono.

Il primo approccio con l’allevatore

Dopo il lavoro di scrematura compiuto con l’analisi dei siti degli allevatori dovreste avere una lista ben più corta. E’ il momento di tirarsi su le maniche e iniziare a contattare gli allevatori direttamente. Ma come? Ci sono due modi.

Al telefono

Chiamate l’allevatore senza remore. Ma cercate di evitare gli orari in cui tendenzialmente la gente lavora, e non stupitevi se l’allevatore vi chiede di richiamare più tardi o se parte la segreteria telefonica. Il 99% degli allevatori non lo fa di mestiere, sono persone normali che fanno un lavoro normale e potrebbero non essere disponibili a stare al telefono mezz’ora con voi mentre sono in ufficio.
Quando li sentite, spiegate bene che percorso avete fatto, dove avete trovato il suo riferimento e fategli pure le domande che vi passano per la testa. Un buon allevatore è sempre disponibile a parlare dei suoi gatti, dei cuccioli e del suo allevamento e non si tirerà indietro a spiegarvi tutto quello che volete sapere. Non abbiate paura a fare domande che possono sembrare stupide!
Se l’approccio che ha l’allevatore vi piace, ditegli che lo richiamerete oppure fissate direttamente un appuntamento per la visita a casa (e questo fatelo soprattutto se ha cuccioli che vi piacciono, perché un buon allevatore con bei cuccioli tendenzialmente li “piazza” in poco tempo!)

Via email

Potete anche scrivere una email all’allevatore. Ma mi raccomando! Non inviate una mail con scritto “prezzo e disponibilità”, perché quello che fa un qualunque allevatore decente è cestinarla. Presentatevi, dite chi siete, fate un cenno alla vostra famiglia e a dove vivete, chiaritegli le vostre esigenze e le aspettative che avete e chiedete subito se hanno cuccioli, magari di avere qualche foto recente e anche il prezzo. Meglio essere chiari subito, perchè se il prezzo proposto è oltre il vostro budget (che comunque già avete preventivato, essendovi informati prima!) è inutile impegnare l’allevatore se non vi “incontrate” da un punto di vista economico.

E adesso?

Quando avrete finito di contattare gli allevatori che vi parevano interessanti, avrete ottenuto una lista, si spera corta! di allevamenti da visitare. Vi consiglio di non fermarvi a un solo allevamento, ma nemmeno di avere 20 allevatori in lista, perchè dovrete andare a visitarli tutti e dovete pensare alla distanza e alla reciproca disponibilità. Se voi potete muovervi solo nei fine settimana e l’allevatore ha per esempio in piano altre visite o esposizioni, rischiate di non riuscire ad andare a trovarlo prima di diversi weekend, e di lasciarvi scappare magari il cucciolo perfetto! L’ideale secondo me è di vedere 3/4 allevamenti, non di più: grazie ai consigli della nostra guida arriverete preparati più del 90% delle persone che di solito entrano in un allevamento felino la prima volta e sarete molto più focalizzati sul vostro obiettivo, cioè portare a casa il cucciolo dei vostri sogni: sano, di buon carattere e bello (in quest’ordine!)
Il prossimo passo è andare a conoscere di persona l’allevatore, vedere l’allevamento, i gatti e i cuccioli che ha disponibili!

Alla prossima settimana!

Guida all’acquisto del gatto di razza #1 – Quale razza scelgo?

gatto tabby

Iniziamo con questo articolo la guida all’acquisto di un gatto di razza, la prima delle guide che abbiamo in mente per farvi conoscere meglio la realtà degli allevamenti felini in Italia. Questa guida vi aiuterà nel percorso, complicato ma appassionante, dell’acquisto del vostro primo gatto di razza da un allevatore. Vi ricordo anche che tutti, ma proprio tutti, gli allevatori hanno iniziato in questo modo, comprando un cucciolo di razza in un allevamento!

La guida è a puntate, e uscirà – a partire da oggi – a cadenza settimanale.

Bene, siete pronti? Iniziamo!

La scelta della razza

La primissima cosa da fare, prima ancora di iniziare a guardare i cuccioli e gli allevamenti vicini a noi, è di avere ben chiara la razza che desiderate. Ci sono razze fenotipicamente simili tra loro, cioè che di aspetto – agli occhi di un profano – possono somigliarsi, penso ai Blu di Russia e ai Korat, piuttosto che ai Norvegesi delle Foreste e ai Maine Coon, ma che poi alla realtà dei fatti sono diversissime tra loro e, se non avete le idee chiare, rischiate di orientarvi su una razza che per voi non è la scelta ideale!

Prima di tutto, prima ancora di iniziare a spulciare Internet per leggere le descrizioni delle razze, cercate di fare una macro selezione rispondendo a queste semplici domande.

Pelo semilungo, lungo o corto? O senza? 

4 grandi categorie, che sono poi quelle in cui vengono tradizionalmente divisi i gatti di razza per esempio in esposizione, che però sottendono già un certo tipo di impegno che dobbiamo essere sicuri di portare a termine senza problemi una volta che il micio è a casa nostra. Il gatto a pelo lungo, il Persiano, richiede una manutenzione particolare, deve essere pettinato con regolarità, probabilmente avrà bisogno di essere rasato durante l’estate e deve in generale essere seguito con molta più attenzione, da questo punto di vista, rispetto ad altre razze. All’opposto, il gatto nudo cioè lo Sphynx, sebbene susciti opinioni contrastanti (c’è chi lo adora e chi non lo riesce nemmeno a toccare!) è un gatto estremamente sensibile agli sbalzi di temperatura, per cui d’inverno – ma anche d’estate! – bisogna fare attenzione ai colpi d’aria e non è infrequente vedere Sphynx con i cappottini di protezione. In mezzo tra questi due estremi, i gatti a pelo corto, tipo i Certosini, i Blu di Russia, i British Shorthair che chiaramente richiedono un grado di manutenzione molto inferiore e i gatti a pelo semilungo, Norvegesi delle Foreste, Maine Coon, Siberiani, che invece hanno bisogno di un minimo di impegno quotidiano/settimanale per evitare che diventino un groviglio di nodi.
Pensateci bene, perché se decidete di prendere con voi un bellissimo Persiano, dovete essere ben consci dell’impegno che è necessario per mantenerlo sano e bello! Se non potete o non volete prendervi questo impegno, evitate fin da subito! (oppure orientatevi sull’Exotic Shorthair, cioè il Persiano a pelo corto).

Pacioso o giocherellone? 

Non si può chiaramente generalizzare più di tanto, perché i gatti – come le persone – hanno indole propria e temperamento anche molto variabile all’interno della stessa razza, però è vero che in generale l’attitudine di una razza è simile tra tutti i suoi soggetti. Cercate di capire che tipo di gatto volete avere in casa: un micio sornione e delicato? Un irruente guastafeste? Uno scricciolo pieno di energia?
E pensate anche alla nostra situazione familiare: siete single, una coppia, una famiglia? Avete bambini piccoli o stanno per arrivare? Avete altri animali, altri gatti o cani? Anche nell’acquisto di un gatto di razza, così come con tutti gli animali che decidete di tenere con voi, il carattere è una discriminante importantissima, perché voi vi dovrete adattare a lui (o lei!) e viceversa.
Chiaramente in questo aspetto sarà fondamentale la scelta del giusto allevatore, perché un cucciolo ben socializzato e abituato alla vita domestica sarà molto più adattabile alle vostre esigenze rispetto a un cucciolo più “selvatico” o timido o spaventato o semplicemente – purtroppo – mal socializzato.
Per iniziare ad avere una panoramica sui caratteri delle varie razze è utile consultare Internet, che è piena di siti che descrivono il carattere e il temperamento e potrete così iniziare a farvi un’idea. Ricordate anche che ci sono razze che preferiscono avere compagnia di altri animali e razze che invece vivono benissimo anche da sole, e ricordate anche che tutto quello che avrete letto va sempre preso con le dovute pinze, perché i gatti devono essere ovviamente visti, toccati e “vissuti” dal vivo il più possibile prima di decidere.

Com’è messo di salute?

Un punto assolutamente fondamentale quando iniziate a stringere il cerchio sulla razza o le razze che preferite è l’aspetto sanitario. Dovete informarvi su quali malattie colpiscono la razza, in che percentuale e che test ci sono per prevenirne la diffusione. Cercate di saperne il più possibile, in modo da arrivare preparati all’incontro con gli allevatori perché in questo campo, come in molti altri, la conoscenza è un’arma importantissima per fare scelte consapevoli. Sapere cos’è la cardiomiopatia ipertrofica, per esempio, che percentuale di diffusione ha nella razza che ci piace e quali piani sanitari sono indicati ci servirà per verificare se l’allevatore che abbiamo scelto attua tutto quanto è in suo potere per contribuire al controllo della malattia e conosce (e tiene sotto controllo!) la situazione sanitaria dei suoi gatti e cuccioli.
In vostro soccorso arrivano sicuramente i veterinari, ai quali si può chiedere una mano o un consiglio, ed è utilissimo contattare i club di razza ufficiali ANFI che sono sempre disponibili a dare consigli e dritte alle future famiglie in cerca di informazioni.
Fate attenzione invece a quello che si legge su Internet in merito alle malattie, perché non sempre è facile districarsi tra le moltissime informazioni e, senza un’adeguata preparazione, si può incorrere in fraintendimenti e allarmismi ingiustificati.

Il campo si restringe!

Bene, dopo tutto questo lavoro preparatorio, dovreste aver individuato due o tre razze che vi hanno particolarmente colpito, per il taglio degli occhi, per la bellezza del pelo, per l’espressione magnetica, per il carattere descritto sui libri. Vi siete informati sulle malattie che colpiscono le vostre razze preferite e sapete quali sono i test necessari e i piani di prevenzione che normalmente si fanno in allevamento.
E’ arrivato il momento di vederli dal vivo! Ma come si fa?

Una visita in esposizione!

Un’occasione unica per vedere i nostri preferiti dal vivo e avere la possibilità anche di scambiare due chiacchiere con gli allevatori sono le esposizioni feline.
Le esposizioni feline sono un concorso di bellezza, dove i mici vengono esposti al pubblico e competono tra loro in una gara nazionale e internazionale, che consente al gatto di fare “carriera” espositiva e di guadagnare titoli (da Campione Nazionale a Campione Supremo). Oltre all’aspetto competitivo, che è di fatto un “affare tra allevatori”, c’è un’aspetto molto importante, ed è che i gatti sono lì per essere visti dal pubblico e per far conoscere la razza e promuoversi come allevamento.
Gli allevatori sono tendenzialmente disponibili a rispondere alle vostre domande. Tenete conto che sono però impegnati nella gara, per cui cercate di scegliere un momento in cui li vedete più rilassati per chiedere se hanno un po’ di tempo da dedicarvi per scambiare due parole. Potete anche chiedere di vedere i gatti da vicino e di toccarli, ma non vi offendete se ricevete un “no” come risposta. Se pensate a quanta gente c’è in un’esposizione e pensate che tutti vorrebbero toccare i gatti, vi rendete conto che il “no” non è perché l’allevatore è geloso o ce l’ha con voi, ma è a esclusiva tutela dei suoi mici nel non esporli continuamente a stimoli che possono generargli stress inutile.
Se un allevatore vi colpisce particolarmente, si mostra disponibile e competente, i suoi gatti vi piacciono e magari ha anche cuccioli disponibili, prendete tutti i suoi riferimenti.

Insieme ai contatti che avete raccolto in expo, preparatevi al prossimo step, cioè la stesura della lista degli allevamenti!

Alla prossima settimana!