Compagnia, riproduzione, esposizione: quale scelgo?

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Spesso capita di sentirsi dire da un allevatore “questo cucciolo è da compagnia” oppure “non posso venderlo da expo perché…”

Cosa significano queste locuzioni? Cerchiamo di spiegarlo meglio:

Cucciolo da compagnia: è definito tale il cucciolo che, benché sia un degno rappresentante della razza, ha però qualche difetto che gli preclude la carriera espositiva e/o riproduttiva. Questi difetti possono essere sia estetici (se in una razza è richiesto il guantaggio delle zampe, come nel caso del Sacro di Birmania, può essere definito da compagnia un cucciolo che non ha il guantaggio perfetto) oppure fisici, come la presenza del nodo alla coda (kink tail, un difetto di saldatura di due vertebre solitamente avvertibile alla fine della coda) oppure ancora essere portatore sano di una certa patologia. Ci sono casi dove è possibile trovare sul pedigree del cucciolo la dicitura NFB, acronimo per “not for breeding”. E’ l’anglicismo per “cucciolo da compagnia”. Generalmente è richiesto che il cucciolo da compagnia sia sterilizzato all’età idonea, se non consegnato direttamente sterilizzato per le razze per cui è indicata la sterilizzazione precoce.
A volte capita che l’allevatore sia obbligato a cedere cuccioli di un certo accoppiamento da compagnia perché ha dei vincoli contrattuali da rispettare: molto frequente è il caso di cucciolo nato da “monta esterna” (cioè l’allevatore ha chiesto di poter usare un maschio che non fa parte dell’allevamento). In questi casi solitamente l’allevatore è l’unico ad avere il diritto di tenere per sé un cucciolo ma ha l’obbligo di cedere il resto da compagnia.

Cucciolo da riproduzione: in questo caso il cucciolo è considerato non solo un valido rappresentante della razza ma viene giudicato interessante e utile il suo inserimento in un programma di allevamento. E’ possibile, e nemmeno tanto infrequente, che i cuccioli da riproduzione vengano ceduti “con contratto chiuso”, detto anche “con vincolo”. Un esempio? Un maschio nato in Svezia viene venduto in Germania con la clausola che nessun figlio maschio di questo gatto (prima generazione) venga venduto in Svezia.

Cucciolo da esposizione: è il cucciolo che viene generalmente considerato “perfetto” per poter concorrere in esposizione (anche se nessun allevatore può ragionevolmente garantire i risultati in expo di un suo cucciolo!). Non ha difetti di standard anzi, ha qualche caratteristica veramente pregiata, per esempio un particolare colore di occhi oppure una certa disposizione del colore o forma della testa tale da renderlo “irresistibile” per il palco delle esposizioni.

Non tutti gli allevatori applicano la distinzione nelle tre categorie: ci sono allevatori che cedono cuccioli da compagnia e da riproduzione e altri anche da esposizione. Dipende da tante cose: dalla razza, dal livello dei cuccioli, dal “prestigio” delle linee di sangue. E’ vero però che la maggior parte degli allevatori fa una differenza di prezzo tra compagnia, riproduzione ed esposizione, collocando i cuccioli da expo nella fascia più alta.

Quale scegliere quindi?
Se volete un cucciolo che rimarrà a poltrire sul vostro divano e non avete velleità da allevatori o da espositori allora la scelta è verso il cucciolo da compagnia. Ma se vi va di iniziare a frequentare le esposizioni con il vostro nuovo amico oppure addirittura volete intraprendere la “carriera” di allevatore…

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