I Club di Razza, cosa sono e a cosa servono

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I Club di Razza sono organizzazioni libere e indipendenti di allevatori, sotto l’egida dell’ANFI, che lavorano insieme per promuovere, incoraggiare e tutelare l’allevamento e la selezione della razza di cui si occupano. Ma che cosa fanno, nel dettaglio, e come sono fatti? Vediamolo insieme!

Anatomia di un Club di Razza

I Club sono, nella forma basilare, un gruppetto di persone, nel nostro caso allevatori e amatori della razza, che decidono di strutturarsi in una forma ufficiale e riconosciuta dall’ANFI. Giuridicamente sono associazioni senza fini di lucro (come lo è l’ANFI) e quindi sono hanno:

  • Un atto di costituzione e uno statuto, i quali non devono contenere nulla che sia in contrasto con lo statuto dell’ANFI.
  • Eventualmente un codice etico per normare le regole di allevamento e tenuta dei gatti dei soci membri.
  • Un Consiglio Direttivo, composto come minimo da un Presidente, un Segretario e un Tesoriere ma, a seconda della dimensione del Club, può essere composto da più consiglieri.
  • Un Collegio dei Probiviri, che è l’organo disciplinare che sovrintende all’applicazione dei regolamenti e a derimere le questioni tra soci.
  • Un Collegio dei Revisori dei Conti, che si occupa di verificare il bilancio e di stendere una relazione per i soci.
  • Eventualmente alcune commissioni di lavoro, per esempio la commissione stampa, la commissione allevatori, la commissione eventi.

E poi ci sono i soci, che sono il “capitale umano” più importante di un Club di Razza. Spesso i soci vengono suddivisi a seconda dell’interesse e del coinvolgimento che hanno nei confronti della razza, in generale possiamo avere:

  • i soci fondatori, cioè coloro che hanno firmato l’atto di costituzione e hanno promosso la nascita del club.
  • i soci onorari, quelli che per meriti nei confronti della razza o del club sono stati nominati tali dal Consiglio Direttivo.
  • i soci allevatori, generalmente identificati come intestatari di un affisso registrato in ANFI.
  • i soci ordinari, cioè i proprietari di gatti di razza.
  • i soci sostenitori, cioè gli amatori della razza ma che non possiedono un micio (e possono anche essere per esempio allevatori di altre razze).

Gli obblighi istituzionali di un Club di Razza

Ogni anno tutti i Club di Razza devono, obbligatoriamente:

  • indire almeno una Assemblea dei Soci, dove viene presentato il bilancio del Club, le attività passate e i piani futuri e dove vengono raccolte e votate le proposte dei membri per migliorare la vita associativa.
  • realizzare almeno una Speciale di Razza durante un’esposizione felina ANFI.

Le tre attività di un Club di Razza

Possiamo distinguere le attività generali di un Club di Razza in 3 “filoni”:

  • l’attività espositiva: le esposizioni feline sono, allo stato attuale, l’unico punto di contatto tra gli allevatori e il pubblico, che può vedere i gatti, apprezzarne i pregi e conoscere nuove razze. Un Club, in expo, organizza rassegne, Speciali di Razza e può contribuire alla realizzazione del Best Separato (cioè un Best in Show esclusivo per una razza). La presenza in expo serve per aumentare la visibilità del Club e degli allevatori iscritti, per distribuire volantini e brochure sulla razza, per rispondere alle domande del pubblico e per indirizzare le potenziali nuove famiglie con consigli e indicazioni.
  • l’attività informativa: condotta sia online che offline, comprende la presenza in rete con un sito istituzionale e l’utilizzo dei canali social per diffondere le informazioni relative al Club e alla razza, per esempio attraverso pagine o gruppi Facebook, Twitter e Google+. Il Club può fare informazione sia sulle sue attività che sulla razza, scrivendo articoli di interesse per gli allevatori e i privati e facendo approfondimento su tematiche importanti (per esempio una nuova malattia, un nuovo trattamento per una patologia già esistente, interviste ad allevatori famosi, guide e tutorial per avvicinare le persone alla razza).
  • l’attività di sostegno alla ricerca: la ricerca scientifica in campo veterinario è complessa e tragicamente senza fondi. I Club di Razza si possono fare promotori di supportare una particolare ricerca, perché magari attiene a una malattia che colpisce la razza, sia raccogliendo fondi e sponsorizzando donazioni che aiutando direttamente i veterinari coinvolti, per esempio fornendo campioni di sangue di tutti i gatti del Club per una mappatura genetica.

A chi serve un Club di Razza

Per come sono pensati e costruiti, i Club di Razza servono principalmente agli allevatori, come luogo di scambio informazioni, per conoscersi meglio tra loro e magari collaborare in modo più attivo. Contribuiscono a creare una rete di sostengo e di aiuto per tutti i propri soci, che – se il Club funziona bene! – lo vedono come punto di riferimento del loro lavoro di allevamento.
Ma servono anche ai privati, perché non è raro che una persona che prende un gatto di razza poi alla fine ci si appassioni, magari inizia a voler andare in esposizione e – chissà! – potrebbe potenzialmente diventare un allevatore. Ecco che l’esistenza di un Club aiuta anche i privati a conoscere meglio la propria razza, a sostenere anche chi muove i primi passi nel mondo della felina con la certezza di poter avere accesso da vicino a persone esperte che conoscono molto bene la razza e la vita associativa in ANFI.
E, in ultimo, servono anche a chi si avvicina alla razza per la prima volta, perché una persona in cerca di un gatto di razza si può rivolgere alla Segreteria del Club per avere indicazioni, per sapere chi sono gli allevatori più vicini e per rispondere a domande e curiosità.

L’elenco dei Club di Razza riconosciuti dall’ANFI lo trovate qui!

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